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Ogni giorno dev'essere il Giorno della Terra: l'impegno concreto sui temi dell'Earth Day

Sarà una “staffetta multimediale” online per evitare i rischi legati al coronavirus, ma anche quest'anno in tutto il mondo verrà celebrato l'Earth Day del 22 aprile, il Giorno della Terra. La ricorrenza dal 1970 porta in primo piano i temi legati alla tutela dell'ecosistema e negli anni è cresciuta fino a diventare un appuntamento a livello globale, con iniziative di vario tipo in tantissimi Paesi, Italia compresa. Obiettivo, sensibilizzare cittadini e istituzioni sulla necessità di proteggere l'ambiente e la salute delle persone.
Lotta al cambiamento climatico e attenzione per la sostenibilità ambientale e sociale sono i punti al centro di questa cinquantesima edizione.

Gli organizzatori propongono una serie di azioni che ciascuno può inserire nella propria vita quotidiana, piccole e grandi, anche rivolgendosi alle istituzioni del proprio territorio.
Ma ovviamente questi temi chiamano in causa anche il mondo economico nel suo complesso, compreso il settore della logistica e delle “supply chain” che hanno un impatto significativo in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Tre aspetti da tenere uniti, sui quali da tempo il Gruppo Maganetti sta lavorando con il Progetto Lng e non solo.
Da qualche mese Maganetti è entrata ufficialmente a far parte - prima azienda nel mondo della logistica in Europa - delle B Corp, le B Corporation che con la loro attività economica creano un impatto positivo su persone e ambiente, continuando a generare profitto.
E nel 2018 il gruppo ha ottenuto la certificazione SosLog, che attesta l'impegno concreto per la sostenibilità economica, ambientale, sociale delle proprie attività. Un marchio che diventa un valore aggiunto anche per i clienti: in un mercato sempre più attento a questi temi, trasportare e distribuire i propri prodotti con un'impresa “targata” SosLog significa poter dimostrare ai consumatori di aver utilizzato un sistema sostenibile, con processi e parametri certificati. Niente “greenwashing”, insomma, ma un impegno verificato da un ente terzo, con trasparenza e verifiche periodiche.